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UVA, REGINA DI SETTEMBRE

Uno dei frutti più zuccherini in assoluto, è ricca di fibre e sali minerali: un vero concentrato vitaminico

L’uva è il piccolo frutto della pianta Vitis Vinifera, rotondo o ovale che dispone di una polpa semi-trasparente racchiusa da una pelle liscia. Pochi frutti hanno ottenuto la stessa attenzione nella letteratura scientifica come l’uva.

Ricca di vitamine ACB6 e folati, oltre a minerali essenziali come potassio, calcio, ferro, fosforo, magnesio e selenio, questo frutto ha la capacità di trattare la costipazione, l’indigestione, l’affaticamento, l’ipertensione e la degenerazione maculare.

Un etto di uva fornisce 61 Kcal e la sua polpa è ricca di vitamine B1, B6, B2, A e C, di sali minerali, rame, ferro, magnesio, zinco, potassio e sodio, di acidi organici, malico, tartarico e citrico. Nella buccia dell’acino dell’uva rossa si concentrano numerosi polifenoli, soprattutto il resveratrolo, che riducono il consumo energetico, l’accumulo di grassi nel fegato, gli zuccheri nel sangue e anche la pressione arteriosa. Ecco che arriva un approfondimento sugli stilbeni, che appartengono anch’essi alla famiglia dei polifenoli quindi anche loro vengono prodotti dalla pianta quando si trova in condizioni di stress biotici come attacchi di funghi patogeni o abiotici come raggi ultravioletti, ferite, metalli pesanti. In termini molto elementari è come se l’uomo, consumando uva, riuscisse a usufruire degli stessi meccanismi protettivi dell’uva, un’ulteriore protezione immunitaria sotto forma di antiossidante.

L’elevata presenza di antiossidantivitamine e minerali, conferiscono all’uva proprietà benefiche per la salute. L’alto contenuto di polifenoli nell’uva può anche ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e diminuire la pressione sanguigna tramite meccanismi anti-infiammatori. Anche le fibre e il potassio supportano la salute del cuore: l’aumento dell’assunzione di potassio e la diminuzione del consumo di sodio è il cambiamento alimentare più importante che una persona può fare per ridurre il rischio di sviluppare le malattie cardiovascolari. Inoltre l’assunzione di potassio è associata anche alla riduzione del rischio di ictus, protegge dalla perdita di massa muscolare, conserva la densità minerale ossea e riduce la formazione dei calcoli renali.

Consumare cibi ad alto contenuto di acqua come l’uva, l’anguria e il melone aiuta a mantenere il corpo idratato e regola i movimenti intestinali. L’uva contiene anche fibre, essenziali per minimizzare la stipsi. Grazie agli effetti anti-infiammatori della quercetina, polifenolo di cui è ricca l’uva, il consumo di questo frutto è utile per alleviare i sintomi delle allergie come il naso che cola, la lacrimazione e l’orticaria. Secondo alcuni studi il resveratrolo può proteggere contro la neuropatia diabetica e la retinopatia, condizioni entrambe causate dal diabete scarsamente controllato e che danneggiano gravemente la vista. Il resveratrolo sembrerebbe anche utile nel trattamento del morbo di Alzheimer, in menopausa per alleviare le vampate di calore e sbalzi d’umore e per migliorare il controllo della glicemia. Essendo ricca di polifenoli, il consumo di uva può rallentare o impedire lo sviluppo di diversi tipi di cancro, come quello all’esofageo, dei polmoni, della bocca, della faringe, dell’endometrio, del pancreas, della prostata e del colon.

Come integrare più uva nella propria dieta? L’uva costituisce un ottimo snack spezzafame di metà mattino o metà pomeriggio. Consumata al mattino, invece, dona una sferzata di energia e freschezza.  L’uva può anche essere l’ingrediente di un frullato multivitaminico; ci sono delle controindicazioni? Chi assume farmaci beta-bloccanti, i più prescritti in caso di malattie cardiache, dovrebbe consumare con moderazione gli alimenti ricchi di potassio, così come coloro che presentano patologie renali. Inoltre, in caso di diarrea, è bene evitare questo frutto a causa del suo potere anti-costipazione.

a cura di Giorgio e Cinzia Myriam Calabrese