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I sigilli: il caciofiore di Columella

Il formaggio che nasce da un fiore e racconta duemila anni di storia laziale.

Un formaggio antico, quasi “ritrovato”, che profuma di storia e di pascoli laziali. Il caciofiore della Campagna Romana è un piccolo capolavoro di archeologia alimentare: la sua ricetta affonda le radici nel I secolo d.C., quando l’agronomo latino Columella descriveva un formaggio preparato non con caglio animale, ma con caglio vegetale ricavato dal fiore di cardo.

Ancora oggi questa tecnica è alla base della sua produzione: latte crudo ovinolavorazione artigianale e un particolare caglio ottenuto dal fiore del carciofo. Le sue forme, simili a piccole mattonelle dalle superfici leggermente convesse, vengono stagionate per almeno un mese su assi di legno, sprigionando aromi intensi e un sapore elegante e antico, come la terra da cui nasce.

Curiosità: hai mai pensato che un fiore potesse trasformare il latte in formaggio?
Il caglio vegetale del caciofiore si ottiene proprio così: i fiori di cardo (o di carciofo) vengono essiccati, privati degli stami e messi a macerare in acqua. Il risultato è una magia naturale che unisce scienza, tradizione e poesia contadina.

Puoi trovare il caciofiore della Campagna Romana e tutti gli altri Sigilli di Campagna Amica che scopriremo nel corso di questa serie al Mercato di Campagna Amica al Circo Massimoogni sabato e domenica dalle 8 alle 15, in Via di San Teodoro 74, Roma.