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BIRRIFICIO SAN PANCRAZIO

Ripartire dopo il sisma. Eugenio Rendina del Birrificio San Pancrazio è custode del proprio territorio, delle sue origini e delle tradizioni tramandate dai suoi avi

L’azienda agricola Rendina Eugenio è una azienda storica risalente ai primi del 900 sita nel territorio di Accumoli un piccolo comune medievale immerso nel parco dei monti della Laga. L’azienda nasce da principio come azienda zootecnica e in seguito trova una nuova dimensione come agroforestale ma anche dopo questi cambiamenti non ha mai perso la tradizione della vinificazione dell’uva prodotta dal nostro vitigno autoctono, il Pecorino. Dopo lo spopolamento della zona e l’avanzamento delle aree boschive sono emersi problemi con la maturazione dell’uva; da questo fatto nasce l’idea di seminare erbe aromatiche e cereali biologici di alta qualità per tornare in cantina e creare birre uniche.
Tutto questo è stato possibile grazie al sogno di Eugenio e la passione di Marco.
Ma ad un passo dal coronamento del sogno con un birrificio aziendale e un agri pub aziendale già funzionanti, c’è stato un brusco risveglio: il 24 agosto 2016 la terra ha tolto tutto! Eugenio e Marco hanno perso molto: case, infrastrutture e forse un po’ di vitalità. Dopo alcuni mesi di nebbia e incertezze sul futuro hanno ricominciato a sognare e senza alcun aiuto, dapprima a seminare in azienda ad Accumoli e poi a produrre birra a Fabriano. Non vogliono essere definiti eroi ma quando si perdono case, capannoni ma soprattutto un’identità, la storia dei luoghi e il modo di vivere, è difficile rialzarsi e reagire.
Questo il messaggio di coraggio che vogliono darci: “Noi agricoltori siamo legati al territorio e alla terra stessa perché consapevoli di dipendere da lei; ma allo stesso modo la custodiamo con la nostra forza e soprattutto con le tradizioni tramandate dai nostri avi.
Dopo il 24 agosto purtroppo molto è andato perduto. Per esempio nel mio paese potevo raffrontarmi ricordi di mio nonno, mio padre e di tutti i miei avi. Oggi posso solo reagire, provando a ricreare, consapevole che dopo il 24 agosto 2016, c’è una nuova storia da scrivere”.